OPERE PERVENUTE: 25 |
AUTORE | TITOLO |
Beatrice Simion, di Mirano (VE) | Dall’angolo a destra |
Beatrice Simion, di Mirano (VE) | Rosa spenta |
Emilia Merenda, di Palermo | Lu responzu |
Annamaria De Rigo, di Vicenza | Oltre |
Annamaria De Rigo, di Vicenza | E poi... |
Annamaria De Rigo, di Vicenza | La vita mi chiamava |
Rosanna Cazzin, di Mirano (VE) | I miei capelli |
Rosanna Cazzin, di Mirano (VE) | Chemioterapia |
Assunta Spedicato, di Corato (BA) | Carcidioma |
Assunta Spedicato, di Corato (BA) | Oltre te, che sei confine |
Assunta Spedicato, di Corato (BA) | Quando la notte |
Franco Casadei, di Cesena | Le buste del destino |
Franco Casadei, di Cesena | Il responso |
Franco Casadei, di Cesena | Notti di guardia in ospedale |
Luisa Florian, di San Donà di Piave (VE) | A pìa-sóna |
Claudio Calvi, di Musile di Piave (VE) | Pensiero |
Francesco Zanatta, di San Donà di Piave (VE) | Guerriera |
Piergiorgio Rossetto, di Treviso | Fausto |
Carla Menon, di San Donà di Piave (VE) | L’ultimo sguardo |
Marco Loato, di Milano | Vita slancio e virtù |
Claudio Calvi, di Musile di Piave (VE) | Il mio silenzio |
Bruno Bianco, di Montegrosso (AT) | Con gli altri |
Graziana Borlina, di Torre di Mosto (VE) | Non è facile dirti |
Anna Maria Rosellini, di Venezia | Din, Don, Dan |
Anna Maria Rosellini, di Venezia | Facciamo la pace |
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Poesia I classificata: | Carcidioma di Assunta Spedicato - Corato (BA)
MOTIVAZIONE: La malattia si fa lingua inquieta da tradurre, detta un tempo “complesso” che esige precisione, che ci scava. Sulla nuova frontiera di questa sfida, perfino la lingua madre, con la sua “bellezza incosciente”, necessita
di ricomporre un equilibrio subendo un dialogo obbligato. Un dialogo che rende il cancro un nuovo idioma in versi intensi, che sono atmosfera prima dell’alba, corpo e lingua che scoprono e definiscono una terra
straniera. |
Poesia II classificata: | Non è facile dirti di Graziana Borlina - Torre di Mosto (VE)
MOTIVAZIONE: Un genitore prepara le parole per un figlio o una figlia, quelle più difficili che devono dire della morte. Dire di quest’ultima significa trasformare anche gli affetti più cari, facendoli “invecchiare” precocemente
ai nostri occhi. Così, in versi asciutti e incisivi, il centro dell’indagine poetica diventa il figlio, oggetto di una metamorfosi che concentra un tempo inedito, schiacciante, troppo veloce per una “giovane vita” che si carica di “vecchie responsabilità” su spalle già esili e curve. |
Poesia III classificata: | Lu responzu / Il responso di Emilia Merenda - Palermo
MOTIVAZIONE: La vita è una strada “senza nessuna indicazione”. Fra attesa, tormento e speranza, l’esistenza è appesa a un responso mai definitivo, perché la vita
“non ne dà spiegazioni” né è facile “capire dove sta la verità”. Con una
costruzione metrica attenta, in quartine di versi endecasillabi e rime alternate, la musicalità della composizione
evoca un tempo sospeso, fatto tuttavia di immagini concrete, senza citare espressamente la malattia. |
Diploma di merito: | Rosa spenta di Beatrice Simion - Mirano (VE)
MOTIVAZIONE: Una dolce e malinconica ninna nanna che, nel rassicurante ritornello,
nel ritmo di parole e semplici gesti, si fa cura ed è lei stessa sinonimo di
prendersi cura. Il tornare quasi bambini accuditi allontana la morte e
il male, definendo un eterno presente, scolpito di corpi vicini che sono
“fianco”, occhi, mani. Così la culla non è spazio fisico, ma tenero abbraccio, è
il tempo dell’affetto che in quel gesto consentirà sempre di
riunirsi, anche dopo la fine. |
Diploma di merito: | Guerriera di Francesco Zanatta - San Donà di Piave (VE)
MOTIVAZIONE: La metafora della lotta contro il tumore scende su un campo di battaglia poco frequentato e “comodo”.
Il tumore al seno è anche attacco alla femminilità, prova per la coppia, taglio che può scandire un prima
e un dopo nell’intimità. Attraverso una confessione lucida e a tratti
spietata, cucita di parole taglienti, la protagonista con coraggio mette in
luce un doppio tradimento, dal proprio corpo (la percezione della propria femminilità barattata per la sopravvivenza) e dal proprio marito.
Un testo di forte impatto che interroga la coppia, tra orgoglio, rispetto
di sé, bisogno d’amore, vergogna e il senso profondo dello stare insieme
di fronte alle esperienze laceranti della vita. |